La Psicologia della donna in pedagogia
Il libro “psicologia della donna” di Helene Deutsch, psicologa, psicoterapeuta e studiosa affronta le diverse sfaccettature del mondo femminile in due volumi scritti tra il 1948 e il 1954(I. L’adolescenza, II. La donna adulta e madre).
A quest’opera segue un ricca bibliografia, tra i quali gli scritti più noti sono:
- Psicoanalisi delle nevrosi (Neuroses and Character Types, 1965), trad. di Aldo Durante, Newton Compton, Roma 1978
- Problemi dell’adolescenza (Selected Problems of Adolescence, 1967), trad. di Francesco Dessi, Lina Dessi e Lidia Ferrara, La Nuova Italia, Firenze 1974
- A Psychoanalytic Study of the Myth of Dionysus and Apollo, 1969
- A confronto con me stessa (Confrontations with Myself, 1973), Astrolabio, Roma 1981
- Invidia del pene? (con scritti di Sigmund Freud, Luce Irigaray, Heinz Kohut), Bollati Boringhieri, Torino 1992
- Il sentimento assente, trad. di Fabiano Bassi (con scritti di Paul Roazen e Gregory Zilboorg), Bollati Boringhieri, Torino 1992
- The Therapeutic Process, the Self, and Female Psychology, 1992
L’autrice allieva di Freud è legata al metodo psicoanalitico e nella sua opera analizza diverse donne con le loro differenti storie, vissuti, sensazioni, disturbi ecc., ascoltandole con attenzione ed interesse, dato che per la maggior parte sono anche sue pazienti.
Si ripercorre il ruolo della donna, prima adolescente ( vol.1), poi adulta e madre ( vol.2), gli enormi ostacoli, difficoltà a livello non solo fisico, ma anche psicologico ed emotivo, da superare per svolgere pienamente il ruolo che le viene richiesto.
In particolare nel secondo volume dell’opera si trovano esperienze e racconti di donne fragili, deboli, ansiose, fino ad arrivare a codificare i casi più gravi. Qui si esaminano tutte le tappe del ciclo di vita della donna, prima da nubile, poi nella vita di coppia, durante la gravidanza, alla nascita del figlio fino ad arrivare al compimento del ciclo da nonna.
La psicanalista cerca di approfondire concretamente i casi specifici, dando anche consigli e suggerimenti per relazionarci al meglio con una donna che si trovi in uno stato di sua “fragilità” in una particolare situazione.
A livello pedagogico leggendo il saggio ho evidenziato alcuni spunti interessanti.
Innanzitutto una donna deve essere compresa, accettata e rispettata in qualsiasi condizione essa sia e deve essere guidata soprattutto in alcuni momenti della vita ad esempio in adolescenza come viene citato anche se sotto forma di cenni essendo argomento del vol. 1 , durante la gravidanza e durante la crescita del figlio. Importante sottolineare che la donna lo è anche quando è matura e anziana e deve essere sostenuta anche in quei momenti dal punto di vista educativo.
Intendo dire durante la relazione e la stessa se deve richiedere aiuto non deve trovare nessuna esitazione. L’aiuto e il supporto sono alla base per crescere donne forti.
La reciprocità e la cooperazione sono fondamentali per mantenere un equilibrio per la donna, la quale è vero che riesce ad essere autonoma, ma ha bisogno di un sostegno da parte delle agenzie educative esterne si pensi ad esempio alla conciliazione famiglia/lavoro.
Infine sempre a livello educativo ho notato che l’osservazione, l’ascolto e il confronto che un pedagogista può mettere in atto, permette alla donna dal mio punto di vista di ricevere quella forza necessaria per creare un proprio stile di vita adeguato. Dare quella direzione necessaria in sostanza per la costruzione della propria vita.
Maria Sara (Il Giardino Della Pedagogia)
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