Intervista Online: Ylenia Mapelli

Ylenia Mapelli, assistente sociale libera professionista. Svolge la funzione di tutor e formatrice.

Nell’intervista online del 28 maggio 2020 ci spiega il suo lavoro e quali sono le prospettive future della sua professione alla luce anche del covid-19/ coronavirus e della pandemia.

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Come effettuo una consulenza pedagogica?

➡️Nello specifico gli elementi essenziali sono:

📌Osservazione: guardare in ottica pedagogica i comportamenti e atteggiamenti dell’utente ( genitore, minore o adolescente). Dal punto di vista della personalità, carattere, comunicazione verbale, comunicazione non verbale ecc.


📌Ascolto: ascoltare ciò che mi dice selezionando le parti importanti,i dubbi, le perplessità, ci’ò che devo approfondire, capire ciò che vero e ciò che non lo è ecc.


📌Empowerment: far emergere le potenzialità del soggetto utente e le abilità positive che lo trasformano in forza per affrontare i rischi e in generale la propria vita. Le abilità intrinseche per avviare il processo di benessere e di serenità del soggetto o della famiglia.


📌Libertà: l’utente è libero di esprimersi senza offese o atteggiamenti aggressivi non dò limiti in tal senso. Ovviamente senza dimenticare il RISPETTO e l’educazione.


📌Confronto/scontro: la discussione anche aspra ovviamente seguendo il principio di cui sopra permette ad entrambi di crescere: dal mio punto di vista professionale dal suo nel superamento o miglioramento della sua situazione. Oppure di rilevazione da parte di entrambi oppure di una sola parte di eventuali errori, mancanze o sbagli. La discussione, il colloquio di diversi saperi e conoscenze è un punto di forza sia per il professionista sia per l’utente.


📌Consigli Pratici: consigli pedagogici pratici per migliorare il tuo benessere e superare/limitare la tua situazione problematica.

Se hai problemi in famiglia, problemi a scuola, problemi tra genitori e figli chiedi il mio aiuto!

Grazie

Maria Sara ( IGP)

Sostenere La genitorialità

Sempre più spesso i genitori e coloro che accudiscono i bambini sono fragili incapaci di compiere tale funzione perché nella nostra società esiste una massificazione dell’infanzia e della famiglia.

Timori, pericoli, paure e ansie sono all’ordine del giorno per i genitori, insegnanti ed educatori i quali non riescono ad osservare, a comprendere e a gestire i fanciulli.

L’ascolto e il dialogo vengono esclusi in favore di un laser faire generale “noi stiamo dalla parte dei nostri figli” il resto sono incompetenti e non ci capiscono! Questa è un po’ l’esortazione di fondo e la problematica dei nostri tempi.

L’insegnante e il professionista che si occupa di educare e istruire viene emarginato e odiato dagli adulti. Proprio per questo è nato questo materiale multimediale.

Sostenere la genitorialità è un kit educativo rivolto sopratutto ai genitori i quali vogliono implementare, correggere o ridurre alcuni comportamenti e inclinazioni della loro funzione genitoriale.

Il kit è composto da alcune immagini, schede e un dvd chiaro il quale guida il fruitore nell’utilizzo dello stesso. Importante è anche il piccolo manuale esplicativo incluso nel kit che presenta il corso e guida la famiglia alla comprensione dello stesso.

Le immagini rafforzano la rappresentazione e l’incontro nella relazione con il bambino e l’adulto mentre il dvd permette di rielaborare e comprendere le informazioni per i genitori.

Le diverse figure sono chiare e rappresentano la quotidianità della famiglia sia all’interno sia all’esterno. Il genitore e il bambino viene spronato attraverso le differenti attività ed esercizi i quali “mettono alla prova” non solo il figlio ma anche l’adulto.

Le raffigurazioni sono fondamentali per quanto riguarda l’aspetto affettivo, emotivo e cognitivo i quali medianti le stesse è possibile una rappresentazione di sé.

Il kit e rivolto ai bambini dagli 0-11 anni inclusi. Rafforza i legami, co-costruisce insieme agli adulti e al bambino la capacità di essere resiliente, di affrontare la vita, le difficoltà ma anche le paure.

A mio avviso è un valido strumento non solo di intervento ma anche di prevenzione e di aiuto per i neogenitori i quali per la prima volta si trovano ad educare il loro figlio.

E’ utile anche nella formazione dei genitori, nella formazione degli educatori e nei corsi di aggiornamento in particolare per quei operatori nei servizi per la famiglia e l’infanzia.

L’arteterapia come approccio educativo rivolto a tutte le fasce d’età

di Barbara Castellano, collaboratrice blog.

L’arteterapia è l’arte della narrazione cheogni persona intraprende per trovare la propria modalità per esprimersi artisticamente.

L’arteterapia significa terapia attraverso l’arte, ossia associa l’attività creativa con finalità estetica all’obiettivo di curare, di alleviare e di migliorare problemi, sintomi e malattie, è considerata un percorso di appoggio e di cura a livello psicologico e psicoterapeutico.

Essa è un recente campo di studi che si è sviluppato nei paesi anglosassoni (Usa e Inghilterra) verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, e ha trovato il suo primissimo impiego nella riabilitazione dei soldati che rientravano dal fronte di guerra, per aiutarli a superare i loro problemi psichici.

In Italia è approdata negli anni ’70, in particolare, quando c’è stato il mutamento dei servizi di Salute Mentale, determinato dalla riforma del Servizio del Sistema Nazionale Sanitario.

Attualmente l’arteterapia è considerata una tecnica di sviluppo personale, di autoconoscenza, e di espressione emotiva.

Sebbene gli effetti della contemplazione dell’arte sulla mente e sulla fisiologia umana fossero già noti agli antichi, solo in un momento successivo, grazie alla psicoanalisi freudiana dalla quale deriva ed alle esperienze della psicoterapia dinamica, l’arteterapia si sviluppò come una disciplina autonoma con un proprio carattere multidisciplinare e multiprofessionale.

Essa ha trovato un forte impulso negli studi americani, ed è stata definita dall’AATA(American Art Therapy Association) come una professione nell’ambito della salute mentale che usa il processo creativo per migliorare e risollevare il benessere fisico, mentale ed emotivo degli individui, a prescindere dalla loro età.

In questo modo, diventa fondamentale la credenza che il processo creativo e l’espressione artistica aiutino le persone a risolvere conflitti e problemi, a sviluppare le abilità interpersonali, a gestire i comportamenti, a ridurre lo stress, ad aumentare l’autostima e la coscienza di sé stessi, ed a raggiungere l’insight(introspezione).

La descrizione precedente è l’accezione psicologica ed analitica del processo dell’arteterapia. Ciò che conta è che si può inoltre usare questo percorso da un punto di vista socio-educativo ed esso è rivolto a tutte le fasce d’età.

Quando l’arteterapia è indirizzata ad essere un intervento socio-educativo, essa contribuisce a dare risposte alle necessità sociali o personali di ogni individuo coinvolto nel processo; attraverso le attività di ozio e di tempo libero per scoprire le potenzialità nascoste ed inoltre per appoggiare i processi di interazione sociale delle persone implicate.

Il ruolo professionale dell’arteterapeuta, in questo caso, è quello dell’istruttore- mediatore, che ha il compito di condurre il laboratorio-atelier, di organizzare lo spazio, e di controllare la presenza di tutto il materiale prima che arrivino gli utenti.

L’arteterapeuta dà l’’impostazione al laboratorio secondo il metodo scelto, con obiettivi di sviluppo socio-educativi distinti fra loro; accoglie le persone in un’atmosfera calma e tranquilla, nella quale mette a suo agio gli utenti, ed indirizza il lavoro artistico, in considerazione del gruppo di riferimento e delle problematiche presenti.

L’arteterapeuta pone la sua figura in maniera discreta, cercando nell’espressione artistica la vera fonte del cambiamento della persona, avviando il percorso su attività di tipo plastico, manuale, e di disegno.

Il mezzo che unisce le due parti (arteterapeuta-utente), coinvolte nel procedimento, si riferisce essenzialmente al prodotto artistico.

Il linguaggio usato è quello delle immagini o degli oggetti prodotti, finalizzati ad uno sviluppo comunitario o personale, all’integrazione sociale, ed alla ricreazione del singolo e del gruppo nel suo complesso.

Dott.ssa Barbara Castellano- insegnante, educatrice socio-pedagogica

Biografia e webgrafia:

Arieti S. (1979) – Creatività La sintesi magica -ed. Il Pensiero Scientifico1979

Dierssen, M. (2016) El cerebro artístico. La creatividad desde la neurociencia

Lopez Martinez, M.D. (2010) Arteterapia. Concepto y evolución histórica

Articolo diwww.ilgiardinodeilibri.it/speciali/arteterapia-come-funziona-e-in-cosa-consistedell’ottobre 2017

Recensione libro G.Stella: Tutta un’altra scuola

Stella,  autore del libro Tutta un’altra scuola propone un radicale cambiamento del sistema scolastico invitando a cambiare la didattica e le modalità di apprendimento.

La scuola secondo Stella deve cambiare ma deve cambiare sul serio a partire dalla formazione degli insegnanti a livello globale.

L’autore propone la metodologia della didattica rovesciata in cui l’insegnante o il docente guida, collabora e affianca gli studenti non ha un ruolo autoritario o autoreferenziale.

La parola degli studenti è fondamentale , l’ascolto, l’osservazione e la collaborazione applicando il cooperative Learning necessario per apprendere meglio e velocemente.

Secondo Stella è necessario anche cambiare le valutazioni non solo in termini numerici ma anche nelle modalità di valutazione.

Bisogna seguire il futuro e non rimanere ancorati al passato dice l’autore sopratutto per chi ha problemi di apprendimento ( BES, DSA, etc) questa scuola non permette loro di fare nulla o ben poco proprio in tal senso è necessario cambiare!.

L’insegnante deve comprendere l’allievo non deve valutare.

Per quanto riguarda le nuove tecnologie Stella è favorevole purché ci sia una guida da parte del docente formato all’utilizzo di tali strumentazioni.

L’ultimo di tali strumenti sviluppa e aiuta fortemente coloro che hanno determinate disabilita o difficoltà.

Possono quindi sollecitare, aumentare e migliorare le abilità e le capacità del bambino disabile.

In questo senso sono favorevole e il libro offre numerosi spunti in tal senso con esempi pratici di bambini seguiti dall’autore.

Il libro in sostanza si compone di una parte teorica  e una pratica costituita da esperienze, esempi e parole chiave importanti per capire la metodologia e il reale cambiamento che l’autore promuove.

Il libro non è lungo, è piacevole nella lettura, scorrevole e pratico. Da leggere non solo dagli insegnanti ma anche da educatori, pedagogisti e coloro che lavorano all’interno delle scuole.

 

 

 

Fonti:

G.Stella, Tutta un’altra scuola, Giunti, 2017

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